Radici e alghe saranno il cibo del futuro, assieme a insetti e micro-proteine: da cosa deriva questa affermazione e quali sono i pronostici?
Un'alimentazione che produce danno all'ecostistema
Secondo i dati di un'indagine compiuta dalla Commissione EAT-Lancet, composta da scienziati, nutrizionisti e ricercatori a livello internazionale, la nostra alimentazione produce troppi rifiuti e altrettanti consumi, andando a danneggiare in maniera irreparabile l'eco-sistema e la natura.
Mangiamo troppa carne, proveniente da allevamenti intensivi che deturpano il ciclo biologico del nostro pianeta.
Per adeguarci alle possibilità offerte dalla natura, un pasto completo dovrebbe prevedere una metà di frutta e verdura, e il restante di cereali integrali e proteine vegetali, provenienti da legumi e frutta a guscio.
Insetti sì o insetti no?
Secondo recenti studi a livello nazionale, l'idea di dover consumare gli insetti accomuna il 74% della popolazione: e tu cosa ne pensi, saresti disposto a deliziarti con un piatto di grilli fritti o di cavallette a vapore?
Fra gli alimenti più impattanti a livello di inquinamento e aumento della temperatura, combustione e rifiuti, carne rossa e bibite gassate si collocano al primo posto.
Per riuscire a trovare il sostentamento per il fabbisogno quotidiano, ma soprattutto per vivere in armonia con la natura, dovremo ribaltare la nostra alimentazione e includere nella nostra dieta alghe, radici e micro-proteine derivate dai legumi e dalla frutta secca come noci, mandorle, pistacchi. Forse non ci fai caso, ma già quando mangi il sushi stai consumando l'alga nori, lavorata e trattata in maniera opportuna: in un futuro sempre più prossimo, alghe, tuberi e radici entreranno a far parte del nostro cibo quotidiano, in maniera graduale e progressiva.
La mission degli chef più contemporanei, quindi, è di escogitare preparazioni e ricette innovative e gustose per includere questi elementi naturali, così da unire sapore e impatto estetico.
Chissà, anche qualche grillo in tempura che sa di pollo fritto!
