L'autunno è il periodo in cui trionfano sui banchi dei mercati le castagne, un frutto molto gustoso e dalle tante proprietà benefiche. Ma se da un lato sono in grado di sviluppare un effetto energizzante, dall'altro possono rappresentare un vero e proprio nemico per la nostra linea. Ecco allora alcuni consigli pratici su come e quando consumare le castagne, in modo da evitarne alcuni effetti collaterali.
Le castagne sono uno di quei frutti ai quali difficilmente si può resistere. Crude o cotte, le castagne rappresentano un vero e proprio toccasana per il nostro corpo ma, anche un attentato alla nostra linea.
Basti pensare che il consumo di castagne cotte fornisce un'energia prontamente disponibile e di conseguenza è particolarmente indicata per recuperare le forze nei momenti di stanchezza, come dopo un allenamento, lavori pesanti o stati di stress. Inoltre, apporta una ingente quantità di minerali e vitamine del gruppo C e B.
Oltre ai benefici, occorre però fare attenzione a quante se ne mangiano, considerato che 100 g di castagne bollite apportano 120 calorie e quelle arrosto ben 190, mentre scendiamo decisamente con quelle crude che si fermano a 100 calorie.
Ma allora, come possiamo introdurre nella nostra alimentazione le castagne, senza doverci sentire in colpa e con la paura di mettere su peso? La risposta è abbastanza semplice e consiste nel fare molta attenzione nello scegliere quando mangiarle, quanto mangiarne e con quali cibi abbinarle. Per rispondere alla prima domanda e cioè in che momento della giornata consumarle, la risposta è mangiarle come spuntino a metà mattinata o nel pomeriggio. In questo modo eviteremo di aggiungere ulteriori calorie al pranzo o alla cena, fornendo un po' di energia al nostro corpo in quei momenti della giornata in cui ne ha più bisogno.
Per quanto attiene al quantitativo consentito,il consiglio è di fermarsi a 6 o 7 castagne alla volta, per un massimo di tre volte alla settimana. Molto importante è anche la questione dell'abbinamento con altri alimenti. La castagna, infatti, apporta un quantitativo di zuccheri in grado di scatenare un picco glicemico con un conseguente aumento della fame. Per far in modo che ciò non avvenga, basta consumare insieme alle castagne della frutta secca, come noci, pistacchi o mandorle, che grazie alle fibre e alle proteine, aiutano a farci sentire sazi più a lungo. Infine, un ultimo consiglio: per evitare il fenomeno del cosiddetto meteorismo che colpisce non poche persone, provocato principalmente dal consumo di castagne crude, l'unica soluzione è quella di mangiarle cotte e il problema dovrebbe risolversi senza ulteriori prescrizioni.