La maggior parte delle persone svolge lavori sedentari, che costringono a posizioni innaturali per molte ore al giorno. Il tutto aggravato da posture errate. Basti pensare a come si sta seduti alla scrivania, a quanto tempo si tengono le gambe accavallate e al fatto che, anche per spostamenti minimi, si tende a usare l'auto. Spezzare qualche giornata lavorativa con una seduta di allenamento all'ora del pranzo, è davvero un ottimo modo di farsi del bene: sia per quanto riguarda l'estetica sia per la salute.
Perché lo sport in pausa pranzo fa bene
Lo sport fa sempre bene, a qualsiasi orario. Chi sceglie di allenarsi in pausa pranzo, però, spezza la giornata lavorativa con un'ora di movimento. Questo è molto importante per il metabolismo, la circolazione e la salute. Dopo una mattinata seduti alla scrivania, infatti, se ci si allena per un'ora, si minimizzeranno tutti gli effetti negativi del pomeriggio passato ugualmente seduti. Inoltre, fare sport all'ora di pranzo comporta un picco di incremento metabolico subito dopo quello tipico della mattina: ciò significa avere il metabolismo al massimo regime per quasi tutta la giornata. Il risultato è che si bruciano più calorie anche a riposo e si dimagrisce più in fretta e con minor sacrificio.
Come organizzarsi per allenarsi in pausa pranzo?
La cosa migliore sarebbe scegliere una palestra o una piscina vicine al posto di lavoro. È sconsigliato scegliere, come sport da pausa pranzo, la corsa o le attività all'aria aperta: dovendo poi rientrare al lavoro bisogna pensare alla necessità di fare la doccia e cambiarsi. Se si riesce a trovare una palestra nei pressi del proprio ufficio basterà cercare, nei giorni in cui ci si vuole allenare, di uscire in tempo dal lavoro, senza attardarsi a scherzare o chiacchierare coi colleghi. Inoltre, bisognerà programmare un work out che abbia una durata consona al tempo libero di cui si dispone. Bisogna anche considerare la necessità di finire la seduta di allenamento almeno mezz'ora prima di dover rientrare in ufficio, per poter mangiare.
Alcuni consigli per ottimizzare la pausa pranzo e renderla adatta al work out
Nei giorni di allenamento, innanzitutto, è consigliabile fare una ricca colazione. In questo modo ci si garantisce energia fruibile fin dopo l'allenamento. A metà mattina si può spezzare la fame, se necessario, con un caffè e un frutto. Se ci si vuole allenare in pausa pranzo meglio scegliere allenamenti intensivi ma che non prevedano tempi lunghi. Gli sport aerobici, infatti, che per essere efficaci necessitano di almeno 45-60 minuti, meglio praticarli quando non si hanno limitazioni di orario. Si rischia di arrivare tardi per essere stati trattenuti in ufficio o di dover smettere prima: in quel caso, l'allenamento aerobico sarà stato tempo perso. I work out anaerobici, invece, dipendono dall'intensità dell'esercizio e non dalla tempistica. Se si esegue anche un solo esercizio coi pesi, ma ben fatto, quel singolo esercizio darà comunque un risultato. Infine, meglio portarsi il pranzo da casa nei giorni di allenamento: qualcosa di pratico, nutriente e veloce da consumare nello spogliatoio della palestra o in ufficio. Ad esempio: del petto di pollo con riso, ottimo anche freddo. Oppure dei panini con la fesa di tacchino, una frittata di albumi, dell'affettato in busta da consumare accompagnato dalle gallette di riso o di mais. In questo modo non si perderà tempo per fare la fila al bar, alla tavola calda o al self service e si recupereranno minuti preziosi e utili per allenarsi con maggiore tranquillità.
Gli sport adatti alla pausa pranzo
La pausa pranzo non ha sempre tempi netti e strutturati. Può capitare di essere trattenuti un quarto d'ora in più in ufficio per un imprevisto o di dover rientrare leggermente prima per un appuntamento. Quando non si dispone liberamente del proprio tempo, meglio evitare gli sport aerobici, che iniziano ad essere efficaci solo dopo 20 minuti dall'inizio dell'esercizio, e puntare su quelli di potenza, di tonificazione o di rilassamento, che espletano la loro efficacia fin da subito. In pausa pranzo, quindi, sono particolarmente indicati: il fitness in sala pesi, il body building, il nuoto se si punta più a sfruttare l'effetto relax rispetto a quello brucia-grassi, lo yoga. In alternativa, se non si desidera fare sport esclusivamente per raggiungere obiettivi fisici ed estetici particolari, ma ci si vuole solo sgranchire dalla pigrizia dell'ufficio, la pausa pranzo può essere ottima per una partita a squash o a tennis. In questo modo non solo si fa del bene al proprio corpo ma anche alla mente: un'oretta di divertimento e di distrazione prima di rituffarsi nella giornata lavorativa.
Quando la pausa pranzo non è una buona scelta per lo sport
Se si hanno pause pranzo davvero brevi, o se spesso e volentieri bisogna rinunciarvi perché il proprio lavoro non garantisce un'organizzazione fissa e regolare degli orari, meglio scegliere un altro momento per fare sport. Non è molto utile pagare un abbonamento alla palestra vicino all'ufficio e poi non andarci quasi mai. In questo caso, meglio scegliere una palestra vicino casa e allenarsi la sera o il pomeriggio, a fine giornata lavorativa. Lo sport in pausa pranzo è sconsigliato anche a chi ha problemi o difficoltà digestive: mangiare subito dopo lo sport, magari pressati da tempi stretti, potrebbe far peggiorare problemi come gastriti o ulcere.