La Sindrome della Capanna è un mix di emozioni che ti spingono a restare dentro casa perché è lì che si nasconde la Comfort Zone.

Come riconoscere la Sindrome della Capanna?


Il periodo post-Covid ha creato un effetto domino nei confronti delle persone tendenti all'ansia e allo stress, innescando la Sindrome della Capanna.

I pensieri che quest'ultima scatena sono riconducibili a delle false aspettative o alla paura del contagio ma non solo. Potrebbe capitare che ti senti particolarmente stanco e non hai voglia di restare ore in fila per fare la spesa al supermercato, la casa diventa quindi un rifugio in grado di allontanare una situazione negativa e concederti il meritato relax.

A volte, però, potresti non avere un valido motivo ma desiderare solamente di restare da solo perché l'idea di uscire ti scatena immediatamente disagio.

Come si origina la Sindrome della Capanna?


La Sindrome della Capanna nasce dalla più famosa Sindrome di Stoccolma, quest'ultima tratta del legame psicologico che si crea tra una vittima e un carnefice o un rapitore.

Non è ancora chiaro quale meccanismo ci sia alla base ma si tende a spiegare la sindrome come una sorta di adattamento mentale a una situazione negativa, così da renderla più sopportabile.

Ovviamente la Sindrome della Capanna è una versione più soft che però non deve essere sottovalutata.

Come risolvere?


La soluzione è capire il tuo bisogno di isolamento e la tua ricerca di una routine abitudinaria. Forse la quarantena ti ha aiutato a trovare del tempo per te stesso, forse hai faticato più degli altri e quindi ti avvilisce pensare di dover cambiare nuovamente i ritmi in maniera forzata.

Il primo passo è fare i conti con le tue emozioni e non affrettare i tempi, offrendoti la possibilità di metabolizzare ogni nuovo giorno. Infine ricorda che ci sarà sempre un professionista pronto ad aiutarti, fissando delle regole e dei programmi che ti allontaneranno gradualmente dalla Comfort Zone di casa tua.


Staff Diadora Fitness