Dalla Valle D’Aosta alla Sicilia, le tavole italiane del giorno di Natale sono unite dalla tradizione culinaria con pasta fatta in casa, minestre, verdure, carne o pesce.

Nel periodo natalizio le famiglie italiane si riuniscono per il cenone della Vigilia e per il pranzo del 25 amando gustare i piatti di una volta, quelli che preparavano i nostri nonni e che si tramandano da generazione a generazione.

Spesso le persone in questo periodo tendono a frequentare di più i centri fitness o ad allenarsi più semplicemente a casa e comunque più spesso per cercare di correre ai ripari.

Infatti i piatti di questo periodo pur essendo squisiti hanno anche un carico calorico decisamente elevato; ciò nonostante non bisogna avere paura di qualche sgarro in più in via del tutto eccezionale, a maggior ragione se durante il resto dell’anno ci si allena costantemente.

Ecco di seguito i cibi più amati dalla tradizione natalizia con qualche indicazione calorica.

 

Tortellini in brodo


In Emilia-Romagna, patria della pasta fatta in casa, a Natale non può mancare un buon piatto di tortellini con la classica sfoglia all’uovo, ripieni di carne (macinato di maiale e vitello), mortadella, prosciutto, uova, parmigiano, noce moscata e cotti in brodo. Vengono anche chiamati cappelletti e possono essere ripieni anche ti tipici formaggi freschi. 

Sono il piatto forte del 25 dicembre anche in Umbria, Marche, Toscana e Lazio.

Mediamente un piatto di tortellini di carne da 100 grammi hanno un contenuto calorico di circa 307 calorie.

Quanti riuscite a mangiarne?

 

Lasagna


Come non parlare della straordinaria lasagna alla bolognese?

E’ un piatto con carne macinata e besciamella che pur essendo tipicamente emiliana viene gustata anche in altre regioni.

Per esempio la lasagna alla napoletana è con ricotta, sugo, fior di latte e polpettine.

La lasagna è un piatto che a Natale è scelto da numerose famiglie, in ogni angolo della Penisola.

Questo piatto ha un carico calorico di circa 135 calorie per 100 grammi.

 

 

Minestra maritata


E’ l’unione perfetta tra carne e verdura:risalente all’epoca della dominazione spagnola nel Regno di Napoli.

Infatti la dicitura maritata deriva dal fatto che gli ingredienti di carne e verdura si "maritano", partecipando insieme alla minestra. 

Nel 1628 Bartolomeo Zito riporta una ricetta particolarmente ricca, a base di ossa di prosciutto, cappone, gallina, vitello, salsicce, piccole scarole, borragine, cicoria, broccoletti e verza. 

Ancora oggi la minestra maritata è presente sulle tavole natalizie della Campania e della Calabria ( qui con l’aggiunta dei fagioli )  ma molto spesso seguendo procedimenti più leggeri di quello originale, scegliendo, ad esempio, soltanto carne di gallina e manzo ed escludendo le parti di scarto del maiale.

Pensate che questo piatto tipico contiene mediamente 71 calorie per 100 grammi.

 

Abbacchio


È il piatto forte della tavola romana nel giorno di Natale. L’abbacchio è un agnello cotto in forno con olio, aglio, salvia, rosmarino e vino bianco, servito con una crema di aglio, acciughe, aceto di vino bianco e olio.
L’agnello, cucinato in altri modi, si consuma anche in Abruzzo (arrostito), in Puglia (al forno e servito con i lambascioni, cipolline selvatiche), Sicilia e Sardegna (con le patate).

Le calorie dell’abbacchio per 100 grammi sono circa 124.

 

Cappone


Il cappone è un pollo maschio che è stato castrato per raggiungere maggiore peso e morbidezza della carni.

il cappone è diffusissimo sulle tavole natalizie dell’Italia settentrionale e centrale. Viene preparato ripieno in Lombardia e Toscana, bollito in Umbria e Liguria, arrosto in Piemonte e Marche, 

Mediamente pensate che 100 grammi di questo piatto contengono 226 calorie.

 

Brovada e muset


Diffusa nel Friuli Venezia Giulia, è una pietanza a base brovade appunto, ovvero le rape bianche macerate per novanta giorni nella vinaccia  ( buccia dell’uva ) e poi cotte con il loro liquido, alloro e con un soffritto di aglio, lardo e rosmarino. Le rape accompagnano il musetto, caratteristico cotechino friulano formato dalle parti della testa del maiale, tra cui il muso.

100 grammi di questo piatto contengono circa 200 calorie.

 

Baccalà


Principe delle tavole natalizie, il baccalà è consumato in numerose regioni nel cenone del 24 dicembre. È preparato in moltissimi modi: fritto in Lazio e Campania, in umido – con pomodorini, olive nere, aglio e capperi – in Puglia, lesso in Basilicata, con uvetta, origano, pinoli e noci in Molise, con la polenta in Veneto.

Il baccalà ammollato ha circa 103 calorie per 100 grammi.

 

Canederli


Tipici del Trentino Alto Adige, sono polpettine di pane raffermo, speck, uova, latte, farina, pancetta e salame, cotte in brodo oppure servite con burro fuso e formaggio o ragù di carne.

100 grammi contengono circa 104 calorie.

 

Capitone


Con questonome si indica la femmina dell’anguilla, di grandi dimensioni. Immancabile nel menù della Vigilia in Molise , cucinato in umido, mentre con alloro e aglio , in Campania e Lazio, dove nonostante il suo elevato contenuto di grassi è fritto e servito caldissimo

Da crudo il capitone vanta 131 calorie per 100 grammi.

 

Che dire se non buon appetito a tutti e buone feste!