Disidratazione e affaticamento dei reni: sono solo alcuni dei rischi di una dieta iper-proteica.
Cosa succede quando l'organismo registra un apporto eccessivo di proteine provenienti dalla dieta quotidiana? Le proteine subiscono un costante processo di demolizione e sintesi chiamato "turnover proteico": è proprio grazie a questo processo che l'organismo umano sostituisce continuamente le proteine logorate con quelle nuove. Sempre grazie al turnover proteico, il corpo rimpiazza gli aminoacidi bruciati per ottenere energia e ne deposita di nuovi che vanno a rafforzare determinati tessuti (questo è quello che accade per esempio in seguito all'allenamento sportivo). Non c'è una quota fissa, ogni organismo ha le sue peculiarità, ed è per questo che l'apporto proteico non può essere uguale per tutti. Tuttavia esiste una soglia massima oltre la quale le proteine non possono più essere usate per incrementale la sintesi proteica.
Una volta che l'organismo ha raggiunto questo limite, le proteine in eccesso vengono utilizzate in altri modi. Se l'apporto nutritivo e calorico giornaliero è insufficiente, esse servono per generare energia, in caso contrario vengono trasformate in adipe. Ma non si tratta certo dell'unica controindicazione. Una dieta iper-proteica, infatti, aumenta in maniera considerevole le perdite urinarie: ciò comporta un'ingente perdita di calcio, sostanza fondamentale soprattutto per le donne e per chi è predisposto a soffrire di osteoporosi. Tutti quanti questi processi costringono i reni a uno sforzo extra.
Proteine in eccesso e aminoacidi in eccesso significano azoto in eccesso che i reni faticano a eliminare, con conseguente affaticamento degli stessi. Per disintegrare le proteine, l'organismo necessita di molti più liquidi di quelli necessari per disgregare carboidrati o grassi. Ciò significa non solo che seguendo un regime alimentare iper-proteico occorre bere molto più di quanto si farebbe normalmente, ma anche che questo tipo di diete può creare grandi problemi in estate o comunque in giornate molto calde, mettendo il corpo a rischio disidratazione.