Uno jogger che si rispetti sa bene che il defaticamento, al termine di un allenamento, è importante tanto quanto la corsa stessa.

La fase di recovery, così come la si chiama in gergo, fa bene sia al corpo che alla mente ma, soprattutto, massimizza i risultati della performance appena ultimata. Credere che al termine di una corsa sia sufficiente rallentare il passo e imboccare la strada di casa, senza curarsi minimamente degli effetti che l'attività sportiva ha sui muscoli, sarebbe di conseguenza un gravissimo errore. Innanzitutto perché dopo uno sforzo così consistente c'è assolutamente bisogno di rallentare il battito cardiaco, e poi perché le gambe meritano di essere "coccolate" dopo aver lavorato così a lungo e intensamente, magari con un po' di stretching.

 

La fase di recupero, come detto, non è importante solo ed esclusivamente per il corpo, che pure ha assoluto bisogno di distendersi dopo un'attività fisica dinamica quale, appunto, la corsa. È un toccasana anche per la mente, soprattutto nel caso in cui ci si alleni per migliorare le proprie prestazioni in vista di una maratona o di una qualunque gara. Il defaticamento distende i nervi e allenta la tensione, favorendo una gradevolissima sensazione di benessere e di relax generale che va a coronare, appunto, l'appagamento legato al jogging.

Al termine di una corsa all'aria aperta è importante, quindi, dedicare una manciata di minuti a questa fase così cruciale e importante per il corpo. Ma in che modo? Per prima cosa dovrai rallentare il passo e tornare a camminare in modo blando, mentre successivamente dovrai concentrarti anche sulla respirazione e fare in modo, passo dopo passo, di riacquistare il fiato e di rallentare il ritmo cardiaco. Un po' di stretching è poi l'ideale per gambe e braccia e gli effetti saranno immediati: i muscoli si rilasseranno e potrai godere, finalmente, di tutti i benefici che lo sport regala al fisico e alla mente.