Da sempre si cerca di far capire il motivo per cui è così importante, ma nonostante ciò, sempre più persone tendono ad allenarsi trascurando lo stretching!
E’ fondamentale in quanto è una “metodologia” di allenamento che consiste nell’allungare la muscolatura e migliorare la mobilità articolare, limitando anche l’insorgere di infortuni di tipo muscolare.
Ma perché allora molte persone lo “snobbano”?
La motivazione che ho notato nei centri dove lavoro è quasi esclusivamente la stessa: la noia!
Lo reputano noioso e poco motivante; mettersi in posizione per 30 secondi, per moltissime persone è come un obbligo, se non uno spreco di tempo. Non potete immaginare quanto dobbiamo insistere noi istruttori per far si che i nostri clienti facciano 4/5 esercizi di stretching…
Io personalmente ho assistito a casi in cui un paio di persone si sono infortunate con strappi muscolari notevoli proprio perché non si fermavano a fare gli esercizi di allungamento post allenamento.
Lo stretching si divide in 2 categorie:
- Lo stretching settoriale
- Lo stretching globale attivo
Lo stretching settoriale è il più conosciuto, quello in cui ci si mette in posizione di allungamento mantenendo la posizione circa 30 secondi. Il problema di questo è che non si tiene conto delle catene muscolari e non lavora sul tessuto connettivo.
Lo stretching globale attivo, agisce invece sulle catene muscolari di cui il corpo è composto e che si influenzano in maniera reciproca. Questa metodologia pur essendo molto importante è però anche meno conosciuta ed utilizzata dato che si può arrivare a mantenere una singola posizione sino a 8/10 minuti ( per esempio con l’utilizzo della PancaFit ).
Riassumendo:
- lo stretching è importante quanto il vero e proprio allenamento, che sia di dimagrimento o ipertrofia!
- Aumenta l’elasticità e la flessibilità muscolare e tendinea migliorando il movimento
- Diminuisce la sensazione di fatica
- E’ detossinante e facilita così l’eliminazione della cellulite o più semplicemente la previene
- Favorisce la circolazione
Il nostro consiglio è quello di scegliere almeno 6/8 esercizi di stretching da fare ad ogni fine allenamento senza tralasciare nessun gruppo muscolare iniziando dalle posizioni più semplici.
Mi raccomando, mantenete ogni posizione per almeno 30 secondi perché faccia effetto!
Lo stretching deve essere sensazione di una leggera tensione ma non deve essere dolore! Quindi non sforzate troppo la posizione cercando a tutti i costi di afferrarvi la punta dei piedi o portando la gamba dietro la nuca! I miglioramenti arriveranno ma serve tempo e costanza.
Da oggi non dite più “ lo stretching non serve a niente, è noioso “ e pensate ai giovamenti!
Qui di seguito alcuni esercizi maggiormente conosciuti e importanti:
Buon allenamento!