Ecco i 10 errori più comuni a cena che commettiamo senza magari neanche accorgercene e che vanno eliminati subito se si vuole dormire bene.
Quante volte ti hanno ripetuto che dormire bene è uno dei segreti più importanti per condurre una vita più salutare? E ancora: in quante occasioni hai cercato di seguire alla lettera i principi generali del riposo sano, programmando un sonno di 8 ore, senza però poi riuscire a ottenere un reale beneficio? Se ti ritrovi nelle domande che abbiamo appena posto, al 99% stai commettendo degli errori a tavola a cui magari non hai mai fatto caso, e per colpa di questi ti ritrovi con una situazione non più tollerabile alla notte. Ecco quali sono le 10 cattive abitudini a tavola da eliminare per riuscire a dormire bene una volta per tutte.
I primi 5 errori da evitare a tavola per dormire bene
1. Eccedere col sale: non solo fa ingrassare, ma conduce a una vera e propria dipendenza.
2. Salse o sughi pronti: da una parte permettono di preparare la cena in meno tempo, dall'altra però contengono una quantità abnorme di sale e zucchero.
3. Fritto: il fegato deve lavorare di più, in più porta a complicanze dal punto di vista dell'apparato cardiocircolatorio.
4. Mangiare in un piatto grande: se mangi in un piatto troppo grande sei portato in automatico a considerare la porzione di cibo insufficiente (anche quando non lo è).
5. Non esagerare con l'insalata: per abbattere l'appetito meglio un'insalata povera, anziché ricca di salse.
Gli altri 5 errori da non fare a cena
1. Mangiare veloce: non aiuta la digestione, anzi. Molto meglio se mangi piano.
2. TV accesa: la televisione porta a un'inutile distrazione, che ha come conseguenza quella di mangiare di più.
3. Non scolare bene i prodotti inscatolati: ricordi il sodio di cui ti abbiamo parlato nel paragrafo precedente? Lo stesso discorso vale per i cibi in scatola.
4. Non bere: è risaputo che una scarsa idratazione non aiuta a perdere peso, ma è vero l'opposto.
5. Mangiare tardi: infine, l'altro errore più macroscopico è di terminare la cena a ridosso delle ore destinate al riposo, abitudine che aumenta il rischio dell'insorgenza di tumori e infiammazioni.