La dieta chetonica viene impiegata in campo medico per combattere alcuni tipi di malattie e ha come scopo quello di permettere all'organismo di stimolare la produzione di sostanze antinfiammatorie e antiossidanti.

Questo particolare regime alimentare viene solitamente impiegato per combattere malattie come l'obesità, l'emicrania, il diabete di tipo 2, Morbo di Parkinson, sindrome dell'ovaio policistico, sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer e alcuni tipi di tumore. Essa prende il nome dal termine "chetosi", ovvero un meccanismo fisiologico che si attiva nel corpo umano quando è a digiuno, e che serve per la produzione dei cosiddetti corpi chetonici. Si tratta di sostanze prodotte dall'organismo che svolgono la funzione di antinfiammatori e antiossidanti.



Ma come si induce la chetosi? Il meccanismo è relativamente semplice e consiste nell'utilizzare come fonte di energia per l'organismo le riserve di grasso presenti nel tessuto adiposo al posto del glucosio che normalmente viene introdotto mangiando carboidrati. La dieta chetogenica consiste quindi nel ridurre notevolmente il consumo di carboidrati che sono la principale fonte energetica e indurre l'oganismo ad attingere ad altri macronutrienti, come appunto le riserve di grasso. Così facendo, l'organismo attraverso la beta ossidazione inizia a produrre i corpi chetogeni.

Ciò che occorre sottolineare è che esistono diversi tipi di diete chetogeniche a seconda del tipo di trattamento che si vuole seguire. Così nel caso di obesità si seguirà una dieta ipocalorica che si pone l'obiettivo di eliminare i grassi in eccesso senza intaccare la massa muscolare. Al contrario, nel caso di diabete di tipo 2 si potrà seguire una dieta chetogenica normocalorica che prevede la sola esclusione dei carboidrati che andrà a ridurre notevolmente la produzione di insulina, riuscendo ad abbassare l'iperglicemia del diabetico. Questo comporterà necessariamente una diversa modulazione dei farmaci, che la persona normalmente assume; ecco perché è di fondamentale importanza che non si segua la dieta chetogenica senza la supervisione del proprio medico curante.