Essere sincere con se stesse vale sempre la pena perché può portare a raggiungere la vera felicità. Ecco perché mentire non vale la pena.

A volte si mente a se stessi, fingendo di essere soddisfatte del proprio lavoro, della propria vita sociale e di tutto ciò che ci circonda solo per paura di perdere ciò che si ha e di dover lottare per ottenere ciò che realmente si desidera, con il rischio di avere delle delusioni. In realtà senza l'ammissione della verità non si potrà mai raggiungere il vero Io, non si potranno mai realizzare i sogni. Quando si mente a se stessi ci si cala nell'immediato in un ruolo, si indossa una maschera ed è proprio questa maschera che sarà presentata agli altri. Questa si frappone tra sé e gli altri creando una barriera insormontabile. La realtà è che in questo modo i propri desideri vengono messi in secondo piano e quindi non si può raggiungere la felicità.

 


Essere veri con se stessi vuol dire avere anche rapporti migliori con gli altri. Molte persone hanno paura di esprimere totalmente se stesse per paura di perdere amici o altre persone importanti. In realtà solo in questo modo è possibile capire chi apprezza veramente la propria persona. Le relazioni costruite saranno quindi più autentiche e destinate a durare nel tempo. Essere sinceri con se stessi vuol dire lasciarsi andare alle emozioni che altrimenti potrebbero essere perse per sempre.

Questi sono i motivi per i quali essere sempre se stessi può essere difficile, richiede un continuo confronto e profonda autocritica, ma può anche portare immensa felicità. Avere una relazione sana e profonda con il proprio Io, infatti, infonde un'elevata autostima, la stessa che poi correrà in aiuto nei momenti difficili e aiuterà ad affrontarli nel modo migliore. Raccontare la verità a se stessi vuol dire essere quindi realmente liberi, dai rapporti sbagliati, dalle sovrastrutture, dall'infelicità, dalla frustrazione. Ecco perché ne vale sempre la pena anche se all'inizio può essere difficile.